Punti importanti del nostro lavoro:
– I vigneti sono posti in posizioni vocate. Se il vino è territorio le grandi uve devono provenire da grandi territori. Questo, per noi, un punto imprescindibile da dove bisogna partire: inutile praticare agricoltura biologica o biodinamica in vigneti posti in zone non adatte (perché troppo umide, con terreno non adatto, con esposizioni non buone). Partendo da una posizione vocata il lavoro in vigneto funziona bene con pochi interventi: la pianta si autoregola, i trattamenti sono meno frequenti e invasivi, la maturazione del frutto è resa possibile anche nelle annate più difficili.
– Quasi tutti i vigneti godono della presenza di boschi, molto importante per favorire la biodiversità.
-I vigneti derivano da selezioni massali; ci piace mantenere i vecchi cloni nati e acclimatatisi in queste terre.
– Per vitalizzare il terreno usiamo il sovescio autunnale (trifoglio rosso, per la maggior parte,) e un movimento sottofila per arieggiare e di conseguenza ricreare condizioni favorevoli alla vita microbiologica.
– I sistemi di coltivazione sono quello tradizionale a cappuccina, molto diffuso in questa zona per vitigni come il Friulano e il Picolit dalla forte vigoria, e guyot per il Refosco e lo Schioppettino.
Ci facciamo aiutare da un agronomo per consigli e spiegazioni tecniche ma è il contatto quotidiano con i vigneti che ci dà la misura di tutto: abbiamo imparato con gli anni a conoscere la terra, le erbe infestanti e quelle amiche, lo spostamento delle nuvole che preannuncia una pioggia.